La parrocchiale, che si trova alla sommità del colle di San Martino, nel cuore del nucleo storico del quartiere, è citata per la prima volta in un documento del 1128 come “Sancti Martini de erclo” e poi nel “Registro Arcivescovile delle decime” del 1143 come pieve con giurisdizione sulle parrocchie di San Fruttuoso, San Francesco d’Albaro e Sturla; a quell’epoca annesso alla chiesa si trovava anche un ospitale per i viaggiatori in transito.


Secondo gli storici le sue origini risalgono ad un periodo tra il V e il VII secolo.


La struttura dell’attuale chiesa risale al 1614 quando fu completamente ricostruita, più grande della precedente. Fu ulteriormente ampliata nel 1846 e all’inizio del Novecento fu costruita una nuova grande abside circolare.

Risale al 1963 il nuovo altare maggiore in marmo.

Le decorazioni all’interno sono di Bernardo Castello e del figlio Valerio: di quest’ultimo sono gli affreschi nella cappella del Rosario (“Madonna con i santi Domenico e Rosa da Lima”) e in quella dell’Annunziata (“Santi e storie di Maria”)